Avv. Claudio Cuzzini
Studio Legale Roma

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Avv. Claudio Cuzzini

La prova della convocazione dell’assemblea condominiale

Con ordinanza n. 21311 del 14.9.2017 la Corte di legittimità ha confermato l’orientamento già espresso dalla giurisprudenza in materia di onere della prova avuto riguardo l’invito della convocazione d’assemblea. Il caso in commento trae origine dall’impugnazione della delibera assembleare proposta da un condomino e fondata sulla tardiva ricezione dell’avviso di convocazione.

Secondo la Cassazione, il giudice d’Appello avrebbe fatto erronea applicazione dei principi in materia ritenendo assolto l’onere di avviso di convocazione, da parte del Condominio, con l’introduzione nella cassetta dell’avviso stesso. Invero secondo la il giudice d’Appello l’avviso sarebbe in tal modo entrato nella sfera di disponibilità dell’interessato e quindi doveva farsi applicazione la presunzione di conoscenza di cui all’art. 1335 c.c., non superata dalla prova contraria a carico dello stesso condomino.

La Corte di Cassazione con l’ordinanza in commento ha invece cassato la sentenza della Corte di Appello di Brescia affermando che secondo costante giurisprudenza, l’onere di provare che tutti i condomini siano stati tempestivamente convocati per l’assemblea condominiale grava sul Condominio, non potendosi addossare al condomino che deduca l’invalidità dell’assemblea la prova negativa dell’inosservanza di tale obbligo. La prova gravante sul Condominio può anche essere fornita tramite presunzioni (Cass. n. 24132 del 13.11.2009 e n. 2837 del 25.03.1999.