Rimozione canna fumaria pericolosa in eternit. Cass. civ., n. 22203 del 22 settembre 2017
Con la sentenza in commento la Corte di Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi sulla legittimazione passiva del Condominio rispetto alla domanda svolta da alcuni partecipanti alla comunione in ordine alla rimozione di una canna fumaria di eternit ancorata sull’edificio.
Seguendo un ben già consolidato principio, la Corte di legittimità ha affermato che la costruzione di un’opera da parte di un comproprietario sui beni comuni è disciplinata dalle norme sulla comunione secondo le quali costituisce innovazione della cosa comune una modificazione della forma o della sostanza del bene che abbia l’effetto di alterarne la consistenza materiale o la destinazione originaria. Conseguentemente la Corte afferma che in mancanza di consenso degli altri partecipanti la costruzione dell’opera deve ritenersi illegittima.
Su questi presupposti la Corte di Cassazione ha cassato la sentenza della Corte d’Appello di Napoli che erroneamente aveva fatto applicazione delle norme sull’accessione ritenendo il Condominio proprietario e custode del manufatto condannandolo pertanto alla rimozione della canna fumaria.